Street Art
"Corso di potenziamento"
Prof.re Andrea Buglisi
A.S. 2016/2017
Progetto in ambito di "ampliamento dell'offerta formativa" Dipartimento di Discipline Pittoriche e Scenografia.
Titolo: Street Art (etica ed estetica dell’intervento urbano)
Prof.re: Andrea Buglisi
Classi: Triennio
Durata: 2 ore a settimana per l’anno scolastico 2016/2017
Introduzione storica:
Molto spesso la definizione di “Street Art” viene confusa con quella di “Graffitismo” o “Writing”. Si tratta di un errore comune che deriva dal fatto che entrambe queste forme d’arte alternativa si manifestano generalmente nello stesso luogo: la strada. Strada intesa come spazio pubblico, aperto, visibile e condivisibile da tutti, perché proprio questo è l’intento della Street Art, condividere ed esporre i propri pensieri e le proprie creazioni con tutte le persone appartenenti a quell’agglomerato sociale che comunemente definiamo con la parola “città”. La Street Art, però, è la categoria “madre” a cui appartiene il Graffitismo, è vero, ma affiancato da altre forme di espressione. Quest’ultimo comunica attraverso spray e soggetti molto spesso legati allo studio della lettera, mentre nella più ampia classe dell’Arte Urbana vanno inserite anche altre tecniche come la Sticker Art, lo Stencil, le Proiezioni video, le Sculture installate in luoghi pubblici, gli Art Toys etc che non sempre coprono il paesaggio e l’ambiente ma piuttosto lo integrano e sottolineano.
C’è chi la usa come sovversione, chi come critica contro la società o la proprietà privata, chi contro la gestione dei propri spazi rivendicando piazze e strade e chi, più semplicemente, vede nella città il luogo ideale in cui esporre le proprie creazioni ed esprimere le proprie idee creando, a volte ma non sempre, veri e propri musei all’aria aperta. E’ il caso di dire “non sempre” perché purtroppo, molto spesso, alcune persone che si spacciano per street artists compiono, in realtà, atti vandalici su treni e muri componendo scritte o disegni privi di senso, scopo o buon gusto, se così vogliamo definirlo, portando le persone a detestare chiunque operi armato di spray, stickers o stencil, anche coloro i quali, invece, vanno a creare vere e proprie meraviglie. L’imbrattamento selvaggio dei luoghi pubblici, anche con opere spesso lasciate a metà, è qualcosa contro cui combattono non solo le autorità o i cittadini ma anche gli stessi artisti di strada realmente definibili come tali a cui non fa di certo piacere l’essere associati a tali vandali. La questione sociale resta poi aperta per quanto riguarda lo spazio troppo limitato che, per lo meno in Italia, viene dato a questa forma d’espressione “alternativa” all’arte canonica.
Metologia, obiettivi e competenze:
Il progetto ha avuto più di 30 partecipazioni e si è sviluppato in 3 fasi,
quella di informare gli allievi sulle origini storiche fino ultime tendenze della Street Art attraverso lezioni teorico/pratiche, proiezioni di documentari e visioni di cataloghi d’arte.
La seconda fase laboratoriale in cui hanno appreso alcune delle principali tecniche specifiche del fenomeno artistico.
E la terza fase espositiva del materiale prodotto durante il corso e la realizzazione di un murale in cui gli allievi che hanno presentato i bozzetti più interessanti, sono stati chiamati a collaborare alla stesura di un progetto unitario. I giovani artisti che hanno realizzato l'opera finale sono Giulio Incatasciato aka Bush e Federica Prinzi aka Edera con un piccolo intervento di Matteo Fantaci.
Obiettivo finale del corso è quello di accompagnare gli alunni ad una visione intelligente della Street Art che sia formalmente e concettualmente valida e eticamente giusta in maniera da formare giovani artisti consapevoli del loro ruolo nella società e cittadini competenti in materia, che abbiano gli strumenti di comprensione dei fenomeni di evoluzione e cambiamento continuo ed inevitabile del tessuto urbano delle nostre città.
Il corso si propone inoltre di migliorare alcuni ambienti della nostra scuola per favorire la cura e il rispetto degli spazi comuni.